Tradizioni Future 2023

Questa iniziativa culturale nasce dalla volontà di promuovere attraverso la visibilità e la valorizzazione le produzioni artistiche di Sant’Antimo. Accolti per l’occasione in un luogo storico aperto alla cittadinanza, Tradizioni Future ha lo scopo di puntare una luce su autori locali interessanti ma in ombra, disseminando di singolare bellezza spazi che normalmente il nostro paese frequenta per altri motivi.

L’edizione 2023 di TRADIZIONI FUTURE si snoderà in due filoni narrativi: da un lato proverà ad indagare i processi in continua evoluzione di Sant’Antimo, fino a giungere alla rappresentazione di come si presenteranno i suoi luoghi, le sue tradizioni ed il suo contesto comunitario fra trent’anni. Un possibile strumento con cui confrontarsi per comprendere le tendenze odierne, le aspirazioni ottimistiche o pessimistiche e gli scenari insoliti che si presenteranno nel prossimo futuro cittadino.

Il secondo filone narrativo della mostra darà invece la possibilità ai numerosi partecipanti, di poter esporre il proprio lavoro al pubblico per poter comunicare ai nostri cittadini la propria carriera. Una vetrina aperta sull’arte e la cultura del nostro territorio, sempre più emarginata dalla discussione pubblica.
TRADIZIONI FUTURE è un’iniziativa che tenta di aprire un dialogo, fra artisti locali e pubblico mostrando a quest’ultimo la varietà dei linguaggi e le diverse declinazioni presenti nel nostro paese e dei quali si conosce troppo poco.
Una condivisione progettuale di comunicazione e documentazione per tastare il polso culturale odierno del nostro paese. Una possibilità per preservare la creatività locale, e stimolarla a mettersi sempre più in discussione anche per i prossimi decenni.

Opere e artisti

MARCO ‘EDEN’ FABOZZO (1994) 

Marco Fabozzo, meglio conosciuto come Marco Eden, da sempre asseconda il suo costante desiderio d’espressione. Prova a fare tutto ciò che possa aiutarlo a raccontarsi: scrive, suona, disegna. La grafica digitale è entrata nella sua vita come una delle tante curiosità da saziare, fino a diventare un lavoro da sette anni a questa parte. La sua firma è Eden (o EDN), collabora principalmente con musicisti che lo scelgono per dare un volto ed un immaginario estetico ai propri brani; tuttavia, ogni volta che può, si libera dalle commissioni e dagli incarichi per dare sfogo alla sua creatività incondizionata. 

Opere esposte 

SANT’ANTIMO 20X3, disegno digitale 

Gli extraterrestri Pino e Mauro Martis atterrano a Sant’Antimo convinti di trovare una città fantasma, spazzata via dalla dodicesima pandemia terrestre. Sfortunatamente atterrano durante un’inaspettata festa di paese… 

STAMM SOTT’ ‘O CIEL, collage digitale 

“Gli ultimi due anni sono stati complicati per tutti, ancora di più se ai problemi globali si sommano quelli personali. Sono stati mesi di paranoie, riflessioni, calcoli e strategie. È stato tutto un indossare certe vesti, poi altre e poi altre ancora per sentirsi a proprio agio in mezzo alla bufera. Ma durante i rari momenti di leggerezza mi è sempre venuto da pensare che, al di là di ogni previsione e della percezione degli orizzonti distanti e inarrivabili, siamo solo una miriade di corpi nudi sott’ ‘o ciel. E tutto può accadere ancora.” (citazione dell’autore)

DANILA DELLA MONICA (1999) 

Studentessa di architettura. Appassionata d’arte sin da piccola ed ispirata in età adulta dai grandi argomenti di emancipazione sociale: dal tema delle periferie fino a prendere in esame la propria soggettività. Espone la sua prima opera nel 2022 a Genova, vincendo la selezione per il concorso Ink Astri. 

Opere esposte 

SA53, disegno digitale 

Le due opere proposte in mostra impongono la visione del prossimo futuro, catastrofico per il riscaldamento globale e per i mutamenti demografici. Una sintesi visiva sull’incessante ricerca di alcune innovazioni tecnologiche e sul loro uso. Una predisposizione meno funzionale e necessaria, spesso interessata allo spettacolo ed all’accessorietà. Attraverso questa esagerata parata per la festa patronale di Sant’Antimo, si perde la sfumatura umana della tecnologia per raggiungere una dimensione quasi grottesca.

ANTONIO TREMATERRA (1992) 

Nato a Napoli, ha vissuto la sua infanzia a Sant’Antimo. Si è laureato alla triennale di informatica con diploma in grafica pubblicitaria. Persona dai molteplici interessi: ogni ambito creativo lo appassiona e coinvolge nel profondo. L’informatica è uno dei tanti mezzi di cui si avvale per realizzare le sue idee ed i suoi progetti. Ciò che arricchisce le sue giornate sono i mondi che immagina, i personaggi che li abitano e le loro storie. In questo momento lavora come programmatore ed approfondisce in autonomia altri settori come anatomia artistica e modellazione/sculpting 3D. 

Opere esposte 

REACHING THE LIGHT, disegno digitale 

“E quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro”. Cosa succede però quando si cade in quell’abisso, in quella densa e stagnante oscurità? A quel punto si può emergere, cercare una speranza oppure una luce! Ho realizzato quest’opera in un momento di sfogo, in un giorno di abisso tutto mio e rappresenta la mia “lotta”, la mia ricerca. La lineart è pulita perché ogni contorno l’ha assorbito quel cumulo da cui stavo tentando di uscire. Manca ogni anatomia, ogni tratto del viso, perché nell’immagine ci sono io, oppure sei tu, questo non importa, quel che conta è la tensione. Emergere dall’abisso è una “lotta”, ma anche una ricerca di aiuto, per questo il personaggio si oppone al cumulo, ma ad ostacolarlo oltre quella massa quasi rocciosa da cui emerge, c’è una mano anch’essa nera pronta a colpirlo al cuore.” (citazione dell’autore)

LORENZO GRAVINA (1989) 

Lorenzo Gravina è un artista ed User Interface Designer. Esplora il mondo del design digitale ispirandosi alla cultura napoletana, il cui territorio è ricco di infinite suggestioni. Attraverso la combinazione di forme, colori e dettagli accurati, l’artista intende trasmettere l’anima di Napoli attraverso un’esperienza visiva coinvolgente, evocando un senso di appartenenza e nostalgia. Le sue creazioni invitano gli spettatori ad immergersi nella cultura napoletana, a scoprire le sue tradizioni ed a connettersi con l’anima di questa città affascinante. 

Opere esposte 

I NUMERI DI SANT’ANTIMO, grafica digitale 

Le opere qui rappresentate si ispirano al segna-numero della tombola, elemento iconico della cultura napoletana, reinterpretato in modo originale e sorprendente. Rifacendosi alla comunicazione pubblicitaria pop dell’era social, questa fusione tra design moderno e profonde radici culturali rende le opere di Lorenzo Gravina profondamente identificabili per il suo stile. I nostri ospiti in mostra sono invitati a legare ai numeri scelti dall’artista il loro rimando alla cabala su date e significati importanti per la nostra Sant’Antimo.

ALESSIO PETILLO (1994) 

Disegnatore e fumettista. Dopo il diploma di liceo artistico e il corso triennale di fumetto e colorazione digitale alla scuola italiana di Comix, intraprende la carriera di fumettista freelance. Da sempre amante della narrazione a fumetti, oggi disegna per Guida Editore, Sergio Bonelli Editore e Dynamite Entertainment. Le opere in mostra sono brevi immagini che raccontano un dettaglio, un momento di pochi secondi, una frase. 

Opere esposte 

CHILD, disegno digitale 

La solitudine dell’infanzia che la guerra ha reso orfana. 

LEGS, disegno digitale 

La bellezza catturata in un dettaglio. 

BLUE THOUGHTS, disegno digitale 

La malinconia veste i panni di una donna pensosa.

ZOE FERRARA (1997) 

Nel 2014, dopo il primo diploma in fotografia presso la Scuola Internazionale di Comics, inizia ad occuparsi di fotografia di eventi collaborando con magazine online e produzioni come Music Coast to Coast, Ufficio K e Rockit Italia. Da questa esperienza e la passione per la cultura underground, deriva il suo lavoro di laurea “Questa stanza piena di gente”, un archivio fotografico sul mondo della musica punk napoletana dell’ultimo decennio. La sua produzione fotografica è tracciata da una linea che unisce il mondo del reportage musicale a quello della fotografia d’arte. Laureata in Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, concentra la sua attività fotografia nell’ambito dell’autoritratto. Nel 2023 partecipa alla mostra collettiva “Corpo-Casa” a cura di C. Pirozzi e A.Biasiucci dove presenta il suo ultimo lavoro “Straticore”. 

Opere esposte 

N°0, assemblage fotografico 

Una riflessione sul diritto ad abitare, sullo spazio domestico negato a studenti e lavoratori nelle grandi città. L’assemblage si compone di diversi oggetti di uso quotidiano riorganizzati per accogliere due stampe fotografiche in bianco e nero. Le fotografie sono due ritratti, entrambi scattati su pellicola colore e convertiti per la stampa in bianco e nero utilizzando la tecnica dell’emulsione liquida, scegliendo come supporto per la stampa delle vecchie lenzuola in lino bianco. I ritratti dei due giovani sono momenti di stasi, di incoscienza, si presentano immersi nella natura in uno stato di trance in cui la natura li avvolge ed accoglie. Un teletrasporto che li porta lontano dalla propria realtà, verso un sogno. I due ritratti sono alloggiati in due scatolette di latta che, come un giaciglio o una tomba, li imprigiona durante la loro trance. Il tessuto, tagliato e stropicciato per permettere alla fotografia di entrare nella scatola, ci comunica una tensione ed un senso di costrizione, ci rimanda al simbolo della gabbia, che non lascia aria e spazio alle immagini. Le foto poggiano su due supporti: il primo contatto avviene con dei pezzi di giornali riciclati per la creazione di un nuovo foglio, dov’è ancora possibile rintracciare vecchie parole dei quotidiani di cui è composto; un insieme di notizie impastate che poggia su una cornice bianca vuota che ospita l’opera.

CORRADO VOLPICELLI (1992) 

A diciotto anni, dopo un’adolescenza ricca di stimoli, tenta il primo approccio con la fotografia, mosso da una propensione per il racconto e la conoscenza. La ricerca del dettaglio e di nuove prospettive, lo spingono verso la bellezza naturalistica e paesaggistica, tanto da valorizzare e ricercare nuovi punti di vista sul territorio. A ventitré anni il passaggio verso l’arte, che gli permetterà di partecipare a mostre e a nuove esperienze formative. Lo spirito d’osservazione e la necessità di esprimersi, lo indirizzano verso la street photography, successivamente alla ritrattistica. Nel 2019 il primo progetto a tema, un personale omaggio alla sensualità femminile, che gli permetterà di sperimentare nuove forme di erotismo. Nel 2020 e nel 2022 le esposizioni al Contemporary Art Museum di Casoria, che gli permetteranno nuovi confronti con il pubblico ma soprattutto condividere la propria inventiva artistica. 

Opere esposte 

APOCALISSE, fotografia 

Un imminente scenario apocalittico per le città, ma soprattutto per gli esseri umani: il ritorno dei dinosauri dopo l’ultima estinzione. Una giustizia divina pronta ad abbattersi su tutte le cose/persone/ideali che hanno spinto il nostro mondo verso la rovina. Il dittico di foto qui presentate, espone una minaccia futura e remota per il nostro paese, un attacco ironico verso i suoi simboli architettonici più iconici.

CELESTE (1957) 

Diplomatosi al liceo artistico, diviene poi in seguito maestro di pittura presso l’Accademia di Belle Arti a Napoli. Ha partecipato ad innumerevoli mostre. In qualità di esperto esterno in tecniche pittoriche ha partecipato a numerosi PON presso le scuole santantimesi. 

Opere esposte 

SACRIFICIO DELL’UOMO PER LA NATURA, olio su seta bianca “Siamo davvero disposti a tutto per il bene comune?chissà.”(citazione dell’autore) 

URLO, olio su seta bianca 

“Far del male a ciò che può appartenerti ti fa urlare di dolore e di rabbia.” (citazione dell’autore)

ANTONELLA GAUDINO (2001) 

Da sempre appassionata per tutto ciò che richiedesse creatività, in un continuo eclettismo coltiva molteplici interessi, quali la pittura, la fotografia, la musica. Sempre aperta a nuovi orizzonti sostiene che l’arte sia tutto ciò che ci fa guardare oltre, e che trasmetta qualcosa a livello emotivo e mentale. L’arte è fuga, espressione del nostro inconscio. Ha frequentato il liceo scientifico Laura Bassi ed attualmente studia Design e Comunicazione all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Nel 2022 ha esposto il quadro presente qui in mostra, Irreversibile, al Castello dei Conti di Acerra per la Biennale Napoli art. 

Opere esposte 

IRREVERSIBILE, acrilico su tela 

Il quadro nasce in seguito alla realizzazione di una tecnica precedentemente eseguita su piccoli pannelli telati. L’idea parte dal distacco nell’uso di strumenti convenzionalmente utilizzati per la pittura (pennelli, spatole…) per approdare all’impiego di elementi naturali o oggetti utilizzati nella quotidianità. La tecnica sperimenta l’utilizzo dei capelli, il cui singolo viene immerso nella pittura acrilica e successivamente poggiato sulla superficie da dipingere in maniera totalmente libera, in modo da creare un insieme di percorsi differenti ed irreversibili. Nel caso qui esposto, tale tecnica viene ripresa mediante l’utilizzo di un filo di cotone. 

CORIANDOLI, acrilico su tela 

Coriandoli nasce dalla sperimentazione personale dell’artista e dalla ricerca di nuove invenzioni pittoriche: in questo caso uno studio sul “puntinismo astratto”. La tecnica consiste nel ricoprire la tela attraverso piccoli punti di pittura, il cui insieme rimanda ad uno stato d’animo o alla libera interpretazione personale. Coriandoli nasce dalla volontà di evocare caos ed allegria, attraverso l’esplosione di colori che nonostante la loro completa casualità, ricordano festività carnevalesche e percezioni positive.

ANTONIO PEZZELLA (1955) 

Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, inizia la sua attività di pittore da giovanissimo formandosi con lo studio di pittori italiani e spagnoli dell’Ottocento. Con le sue tele, luminose, brillanti e finemente ricamate sente il bisogno di arricchire con mille particolari le sue opere. La sua creatività esplode quando riesce a rappresentare il suo mondo interiore, i suoi sogni e le sue fantasie. Le sue capacità tecniche gli permettono di raffigurare tutto ciò che respira nell’anima. Presente in alcune gallerie nazionali ed internazionali. 

Opere esposte 

SENSAZIONI, olio su tela 

Le due opere in mostra rappresentano l’approdo dell’autore verso l’esempio impressionista: la sua pittura diventata limpida e cristallina, realizzata con ampie pennellate, cerca con la propria sintesi pittorica di descrivere momenti ben precisi. Pezzella in queste due opere si affida completamente all’immediatezza del momento vissuto per non perdere la spontaneità dell’emozione percepita. 

CARMEN BUONANNO (2001) 

Dopo aver iniziato la sua ricerca artistica a partire dalla pittura, intesa come mezzo di rappresentazione di forme in divenire, ha poi terminato il suo percorso di laurea triennale all’Accademia di Belle Arti di Napoli confrontandosi con tematiche legate all’espressività del corpo di donna. Con l’inizio della specializzazione in Arti Visive ha potuto confrontarsi con materiali disparati che ha poi inglobato nella sua personalissima ricerca, la quale attualmente vira sul confronto con le diversità che ci abitano e che abitano il pianeta, con particolare attenzione alla botanica e alle neuroscienze. La pittura come la scultura e la tessitoria, l’installazione e la fotografia sono i mezzi che utilizza maggiormente all’interno della sua produzione anche perché si muove spesso tra le forme organiche che possono avere dei risultati completamente diversi a seconda della materia o supporto che si utilizza, ed anche questo presenta in sé stesso un significato. 

Opere esposte 

REMINESCENZE, olio su tela 

Le reminiscenze sono ricordi sbiaditi che stanno per essere dimenticati, spesso queste si fondono e rifondono nella nostra immaginazione restituendo accenni slegati ed ambigui. L’idea in queste due tele è quella di utilizzare la rappresentazione pittorica come tramite tra la fotografia, che è il mezzo per eccellenza che si utilizza per ricordare, e le immagini della coscienza. All’indomani futuro il ricordo, la reminiscenza, il passato che ritorna in qualche modo nel pensiero presente è quasi una certezza. La memoria è un bagaglio al quale attingiamo continuamente senza nemmeno rendercene conto e la reminiscenza non è altro che il ricordo di poter ricordare o di ricordare e di saper farlo. L’atto immaginativo che poi tentiamo di rappresentare con qualsivoglia mezzo è appunto filtrato in primis, dallo stesso intento di voler rappresentare: questo accade allo stesso modo nella nostra coscienza, attingiamo dalla memoria in maniera conscia, facendo le nostre valutazioni, omettendo parti e ammettendone altre. L’interesse parte proprio da qui, dalle modalità che ognuno di noi ha nel confrontarsi con un ricordo: lo facciamo tutti in maniera diversa, attraverso la nostra sensibilità, l’acume, l’interesse, la diversità. 

LUIGI FINALE (1995) 

Luigi, un appassionato di colori e combinazioni, ha abbracciato la pittura durante l’epoca della pandemia, senza aver mai compiuto precedenti esperienze artistiche. Con un approccio diretto alle tele, Luigi sperimenta la pittura astratta, canalizzando le sue emozioni attraverso pennelli e spatole. Attratto dall’armonia cromatica, cerca costantemente gli abbinamenti perfetti che rispecchiano il suo umore in comunione ai colori e le sfumature del momento. Le sue opere sono una testimonianza autentica di questa personale avventura artistica. 

Opere esposte 

DON’T LEAVE, acrilico su tela 

“Don’t Leave” è un dipinto carico di emozioni, con un’esplosione di profonde tonalità di rosso che si mescolano sulla tela. Questa composizione cromatica intensa cattura l’umore di un momento straziante ed angosciante di distacco emotivo. I colori rosso e nero si fondono per evocare il tormento interiore, creando un movimento caotico che sembra simulare le interiorità dell’animo. Attraverso questa creazione artistica, l’artista esprime il peso e la drammaticità di quel determinato momento di separazione, lasciando che l’osservatore venga coinvolto in una profonda introspezione emotiva.

MARTIN HICKSE (5991) 

Martin Hickse, un enigmatico pseudonimo che nasconde un passato ignoto, si destreggia nell’arte pittorica come un abile alchimista delle emozioni. Attraverso tele astratte ed audaci pennellate di colore, riesce a canalizzare un’infinita gamma di sentimenti contrastanti. Le sue opere sono un incrocio tra il tragico ed il bizzarro, il buffo ed il sanguinolento. Viene a crearsi così una sinfonia visiva di sensazioni che rapiscono lo spettatore, invitandolo ad esplorare il caos interiore dell’artista. Nella sua ricerca di combinazioni inaspettate, Martin Hickse ricerca una creatività selvaggia ed una visione propria del mondo. 

Opere esposte 

NO MIRACLES (for the Believer), acrilico su tela 

“No Miracles” è un dipinto che racconta la straordinaria storia di un uomo ed il suo viaggio di fede. La tela cattura la trasformazione del protagonista, partendo da una condizione di agnosticismo e ignoranza, privo di speranza. Il dipinto rivela una serie di eventi interconnessi e fortunati che sembrano guidare l’uomo verso la fede, spingendolo a confidare completamente nel destino. Tuttavia, quando finalmente si abbandona ad esso, il destino si rivolta contro di lui, facendo emergere solo eventi sfortunati e caotici. “No Miracles” è un’opera che invita lo spettatore a riflettere sul complesso rapporto tra fede, destino e l’inevitabile incomprensione dell’esperienza umana.

RAFFAELE D’AGOSTINO (1961) 

Diplomato al Liceo Artistico, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli nel corso di scultura, avendo come maestro il professor Perez. Lavora a Sant’Antimo in uno straordinario studio-laboratorio. Scultore nonché pittore, si occupa altresì di restauro e di antiquariato. Ha esposto in innumerevoli mostre, rassegne e collettive d’arte. Recensioni sulle sue opere sono state riportate da testate giornalistiche e programmi televisivi nazionali. L’antica tradizione dell’artigianato e lo stretto legame con la natura sono i germi dai quali discende la sua produzione scultorea. Maestri scalpellini, appassionati falegnami, instancabili calzolai come il suo caro nonno Luigi, sono coloro ai quali Raffaele D’Agostino per lungo tempo ha guardato con ammirazione e curiosità al fine di carpirne tutti i segreti, sempre con reverente rispetto ed ardore artistico. 

Il portfolio pittorico di Raffaele D’Agostino raccoglie opere di vario genere, realizzate nelle tecniche più disparate possibili, dal chiaroscuro del carboncino, alla pacata mistura cromatica dei colori pastello. Ciascuno dei soggetti rappresentati ha il ruolo di icona simbolica delle mille vicende sociali che ci circondano, sempre con un occhio rivolto all’imperturbabile ciclo della vita. Tutte scene che raccontano un indissolubile scorrere del tempo che si ripropone nelle varie forme della nostra esistenza, dal più giovane al più vecchio. Saggi giochi di luce ed ombra sottolineano la sinuosità dei corpi umani, ma anche la morbida anatomia dei soggetti della fauna volatile, le cui caratteristiche messe in risalto dall’arte di Raffaele D’Agostino, assumono tutte un loro significato specifico. 

Si ringrazia sentitamente Vincenzo Morrone per aver concesso a Noli Timere l’uso di questa sua intervista per descrivere l’autore D’Agostino. 

Opere esposte 

SANT’ANTIMO (statua).

SALVATORE ANGELINO (1972) 

Nato e residente a Giugliano, ha antiche radici santantimesi. Diplomato all’accademia delle belle arti di Napoli, dichiara di interpretare il mondo solo attraverso le immagini, ricche di emozioni, veloci e dirette più di ogni parola; pertanto, disegnare si configura come un bisogno fisiologico da soddisfare per assicurarsi la vita. Vita che traspare anche attraverso la scelta dei materiali che utilizza. “Il legno, preferito alla tela, ha sempre qualcosa da raccontare e le venature attraverso cui passava la linfa si integrano globalmente conferendo all’opera energia e vitalità”. 

Opere esposte 

SANT’ANTIMO (ritratto del martirio), tecnica mista su tavola di pioppo. Il quadro rappresenta Sant’Antimo tra ieri e domani, tra il buio delle carceri del martirio e un mondo pieno di vita illuminato da una luna crescente, simbolo di crescita, di apertura e cambiamento.

KRISTINA STELLA (1980) 

Artista autodidatta nata a Napoli, cresciuta negli Stati Uniti, vive a Monte di Procida. Dieci anni fa scopre per caso una passione per gli acquerelli che la porta ad approfondire e maturare l’interesse verso questa arte ispirata soprattutto dai magici scenari dei Campi Flegrei. Frequenta un corso di acquerelli alla Scuola italiana di Comix ed inizia a sentire l’esigenza di sperimentare tecniche pittoriche diverse. Scopre un mondo di stimoli infiniti che riproduce su tela. Gioca con colori e materiali dal gouache al vino, dall’acrilico agli smalti. Ogni momento libero per l’artista flegrea diventa occasione per immergersi totalmente nel proprio mondo, con la sua tela e le meraviglie dei paesaggi che si trova di fronte. La sua ispirazione si allarga presto alla natura in genere ed in particolare alle donne per spostarsi infine su soggetti religiosi, tra il sacro e il profano. 

Opere esposte 

SACRI CUORI, acquerello su carta 

I lavori selezionati sono stati realizzati nel 2022 e sono 5 cartoline di cuori sacri; ex voto, regali votivi, simboli universali e antichi di amore, compassione, saggezza e forza che rappresentano la connessione con il divino. Una sintesi tra divino e terreno che si materializza nella mescolanza di forme, colori e materiali diversi. Sacro e profano danno vita a talismani per proteggere e rafforzare il cuore densi di simbologie positive. Le opere sono esposte in linea con i ritratti del nostro Santo, così come gli ex voto sono il nucleo della chiesa del Patrono.

ERMELINDA PONTICIELLO 

Ermelinda, originaria di Sant’Antimo, si diplomò nella sezione Ceramica nella città di Isernia, e si era laureò in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli, conseguendo poi il Biennio Specialistico in Arti visive e discipline dello spettacolo nella sezione “Scultura” presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Le sue opere sono state pubblicate in ‘Flussi Meridiani – Risveglio’, libro di poesie ed immagini con la poetessa Flora Rucco. Sin dal 1996 ha preso parte a varie manifestazioni artistiche, ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Ha fondato insieme a Flora Rucco l’Associazione artistica e Culturale “Exper’art” Latina – SS. Cosma e Damiano. 

Opere esposte 

L’opera qui esposta è stata già presente negli spazi del chiostro in una recente mostra. Ringraziamo l’associazione ProvArci per averci dato la possibilità di poter tributare un ulteriore riconoscimento all’artista, ospitandola nuovamente in Tradizioni Future. Un ricordo di una grande artista come Ponticiello, non solo interessata alla bellezza dell’arte ma anche all’incanto dei rapporti umani sostenendo sempre programmi di crescita culturale e creativi per il nostro territorio.

FILOMENA PETRAZZUOLO (1973) 

Psicologa, psicoterapeuta, ha maturato decennale esperienza nel campo della psicoterapia infantile. Ha approfondito le dinamiche della sfera emotiva femminile, sia nella pratica psicoterapeutica, sia nella ricerca e nello sviluppo di temi riguardanti l’influenza del copione culturale sulla condizione sociale e personale della donna, ed altri inerenti aspetti interculturali come quello delle mutilazioni genitali femminili e aspetti psicosociali come il fenomeno della love addiction. Appassionata di arte, vista come espressione sacra di bellezza, si diletta con la pittura per dare senso e significati a momenti intensi della vita. 

Opere esposte 

Le opere esposte sono gemelle e come tali legate da un legame fortissimo ma invisibile. Le attese, momenti di vive connessioni con desiderio culminano con l’esplosione, l’accadimento, l’epifania ed il dono.

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